Il Qi | Kung Fu & Tai Chi
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Il Qi 

“Qi” 气 in Cinese significa letteralmente “aria”, ma questa parola ha molti altri significati in base al contesto in cui viene menzionata.

“Qi” è un termine che tocca nello stesso tempo Medicina Tradizionale Cinese, Arti Marziali e filosofie religiose come Buddismo e Taoismo, ed in questi casi il suo significato è quello di “respiro”, “vitalità” oppure “energia interna” o “energia vitale”.

A Livello di ideogramma, questo rappresenta una ciotola di riso dalla quale fuoriesce vapore, atto a significare la trasformazione dell’energia che tramuta in stato etereo.
“Qigong” significa quindi il lavoro che si fa nell’intento di coltivare il “Qi”.

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L'energia di Cielo e Terra sono dentro di te, poiché, come loro, anche tu sei Universo.

Il Qigong è un arte tradizionale Cinese che studia ed insegna come coltivare l’energia interna del corpo attraverso specifici esercizi, la cui pratica migliora la salute e rinforza il fisico armonizzando i tre fattori principali ovvero: respiro, postura e pensiero.

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E' nato più di 4000 anni fa come pratica d’uso popolare per curare o comunque limitare le malattie fortificando il corpo, come riscontriamo nell’ “I Ching”, ovvero il  “Libro dei Mutamenti” del 1122 a.c. dove si menzionavano alcune informazioni sui cicli del “Qi”. Per questo motivo la pratica del Qigong è considerata uno dei più importanti elementi del patrimonio culturale della Cina.


Il Qigong, successivamente fu assimilato dalle dottrine Taoiste e Buddiste che lo interpretarono ed integrarono secondo i loro principi filosofici affinando le tecniche ed ottimizzandone i benefici.

Nel tempo, il Qigong, da pratica popolare divenne disciplina occulta, riservata a pochi iniziati e quindi diffusa pochissimo e mantenuta segreta per anni, per questo motivo si sono sviluppate nel tempo alcune credenze che mettevano in luce il Qigong come pratica di magia attribuendo facoltà sovrannaturali a chi la praticasse.

Il resto del popolo, in questo frangente, si limitava alla conoscenza di qualche esercizio superficiale e di qualche tecnica legata al campo della Medicina Tradizionale e Agopuntura.

 

Questa situazione è rimasta invariata fino a gli anni 70/80 circa, momento in cui iniziò una forte espansione sia in Cina sia nel resto del mondo a seguito di una diffusione di numerosi testi, pubblicazioni e corsi d’insegnamento.

Ovviamente il Qigong non è una pratica esoterica e non si basa su nessun tipo di elemento soprannaturale o magico.

Purtroppo in molti vendono questa credenza attraverso scarse e superficiali nozioni in materia, spesso millantando capacità che non hanno nulla a che vedere con il Qigong, e soprattutto speculando e inquinando l’informazione a tal punto che in alcune biblioteche capita di trovare i libri di Qigong nel reparto “Esoterismo e Magia”.

 

Praticare Qigong nei modi e con le frequenze insegnate dai Grandi Maestri, da veramente sorprendenti risultati sia nella pratica delle arti marziali a livello di potenza/resistenza e condizionamento del corpo, sia nella salute e nel benessere psicofisico di chi lo esegue come semplice forma di ginnastica.

Tuttavia, questa pratica, rappresenta forse il riassunto delle diversità di pensiero tra occidente ed oriente, poiché i nostri ritmi di vita occidentali e frenetici associati al nostro voler ottenere molto e in poco tempo rappresentano uno scoglio per alcuni insormontabile.

 

Il Qigong parte dal migliorare il corpo dall’interno ricalcando i principi base della Medicina Tradizionale Cinese. Principi che hanno dato origine a metodi di cura quali l’Agopuntura.

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Mascular Man in Gym

Molti pensano che il Qigong sia troppo complesso da praticare, in realtà la difficoltà del Qigong non è tanto la tecnica e la modalità di esecuzione, quanto la continuità della pratica e costanza. Si deve sviluppare quindi la pazienza, non come sopportazione, bensì come accettazione dei ritmi naturali delle cose.

Spesso si cura la parte “visibile” del problema che normalmente è il risultato di un qualcosa di più complesso che parte da dentro e solitamente non andiamo a fondo nei problemi ma ci accontentiamo del rimedio superficiale ed estetico.

Praticare Qigong non significa praticare una Arte Marziale ne tanto meno uno sport, ma rappresenta un rituale, un appuntamento al quale si dovrebbe dedicare giornalmente del tempo, per noi stessi e per il nostro benessere.

 

Nel trattare l’argomento non possiamo evitare di affrontare alcune nozioni elementari di Medicina Tradizionale Cinese strettamente legata al Qigong e viceversa.

Essendo un argomento delicato e talvolta controverso, mi limiterò a riportare in maniera sintetica queste informazioni, per come prese dalle fonti, scusandomi preventivamente per eventuali imprecisioni mediche.

SAN BAO 三宝, I TRE TESORI

alle origini del Qi

Detto anche San Yuan (le Tre Origini) o San Ben (I Tre Fondamenti), questo concetto rappresenta uno dei presupposti cardine sui quali si basano lo studio e la pratica il Qigong .

 

I Tre Tesori sono JING (l’Essenza), QI (l’Energia Interna) e SHEN (lo Spirito) che rappresentano nella cultura cinese la loro visione delle radici della vita umana risiedono nel Tre Dan Tian o Porte del Cinabro, che possiamo intendere come “Cancelli di Qi”, ma prima di capire cosa sono i Dan Tian, comprendiamo la natura dei Tre Tesori.

Si possono individuare tre fasi fondamentali alle quali corrispondono diversi metodi di esercizio e di correzione del proprio stile di vita:

 

  • PRIMA FASE - Lian Jing Hua Qi
    “Proteggere Jing alimentare il Qi”
    In questa fase la pratica ha come scopo principale quello di conservare l’Essenza (Jing) per aumentare il benessere e il nutrimento dell'Energia Interna (Qi).

     

  • SECONDA FASE - Lian Qi Hua Shen
    “Raffinare Qi e alimentare Shen” 
    In questa fase la pratica ha come scopo principale quello di coltivare e conservare l’Energia Interna (Qi) per trasformarla in nutrimento per lo Spirito (Shen).

 

  • TERZA FASE - Lian Shen Liao Xing
    “Raffinare Shen per eliminare le emotività umane”
    In questa fase la pratica ha come scopo principale quello di elevare e raffinare lo Spirito (Shen) per eliminare o comunque controllare le emotività e debolezze umane.

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1° TESORO – JING 精 – L’ESSENZA

 

Jing, in questo contesto, significa Essenza o Essenziale.

In riferimento agli esseri umani e agli animali, per Essenza si intende la sostanza primaria o la fonte originale della crescita.

“Jing-zi” infatti, significa liquido seminale che non è altro che l’essenza primordiale della vita che contribuisce insieme al Jing femminile a dare al nascituro la giusta dose di Jing originario detto “Yuan Jing”.


Il Jing originario è uno dei beni più preziosi che deve essere salvaguardato in quanto raramente nel corso della vita sarà possibile incrementarne le proporzioni presenti nel corpo anzi, sarà molto probabile che esso possa diminuire in funzione di uno stile di vita inadeguato, portando al deperimento cellulare e quindi all'invecchiamento.

La pratica del Qigong, permette di consolidare e conservare al meglio questa energia primordiale e talvolta di migliorarne la qualità. Queste pratiche prendono anche il nome di “Gu Jing” (conservare, consolidare Jing).

Il Jing originario può essere spinto a generare il Qi all’altezza di “Xia Dan Tian” o “Dan Tian” Inferiore che rappresenta la fonte primaria di Qi.
La generazione del Qi nel Dan Tian inferiore la ritroviamo già prima della nascita, quando il feto trae  il nutrimento dal cordone ombelicale. Così facendo utilizza delle trazioni o movimenti interni, simili alla respirazione diaframmatica, che stimolano la produzione di Qi.

Dopo la nascita il Qi iniziamo a produrlo direttamente attraverso il cibo che mangiamo e l’aria che respiriamo, di conseguenza, questo particolare modo di muovere l’addome per respirare, spesso viene dimenticato e perso diventando quasi innaturale.

Uno degli aspetti che la pratica del Qigong prende in considerazione è proprio una rieducazione all’uso dei muscoli del basso addome e quindi alla respirazione diaframmatica.

Nel Qigong e nella Medicina Tradizionale Cinese, conservare e preservare Jing è fondamentale per la salute e un aspetto che potrebbe incidere negativamente sulla quantità e qualità di Jing è il sesso. Sempre per la Medicina Tradizionale Cinese praticare sesso in modo sfrenato, in particolare per la figura maschile, corrisponde ad una perdita di Jing e quindi ad un indebolimento generale delle condizioni fisiche. Per questo motivo spesso troviamo ricorrente il tema dell’astinenza tra coloro che, approcciandosi a un pensiero filosofico Taoista o Buddista, intraprendono la via del monastero.

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Yoga Clifftop

2° TESORO – QI 气 – ENERGIA INTERIORE

 

“QI” spesso si trova scritto anche “Chi” secondo la trasformazione fonetica , oppure “Ki” in Giapponese, questo termine nel contesto del Qigong significa Energia Interiore o Energia Interna.
 

Secondo la Tradizione Cinese il Qi scorre in tutto il corpo ed è ciò che distingue un essere vivente da un vegetale o da un essere non vivente.

Per essere in buona salute occorre che il Qi circoli liberamente in tutto il corpo nelle giuste dosi e che il Jing originario trasmesso dai genitori sia di buona qualità.

Il flusso del Qi dipende molto dallo stato emotivo della persona e dagli agenti esterni.

Come si genera il Qi e quali sono le sue funzioni?

GENERAZIONE DEL QI

Il Qi, viene rigenerato di continuo da diversi fattori, per questo motivo esistono dei “sotto Qi” che vengono classificati in base al metodo dal quale vengono originati.

Yuan Qi (Qi Prenatale) o Xia Tian Qi (Qi prima del cielo) e Hou Tian Qi (Qi dopo il cielo o Postnatale).
 

  • YUAN QI o XIA TIAN QI 元氣
    Il Qi prenatale è quello che viene generato dal Jing originario trasmesso prima della nascita ed è comunemente chiamato anche Shui Qi (Qi d’Acqua) e per questo si tratta di un energia “fredda” con carica negativa Ying. Esso si trova nel Dan Tian inferiore o Xia Dan Tian.

 

  • HOU QI火气
    Il Qi postnatale è quello che viene generato dal Jing del cibo che mangiamo e dell’aria che respiriamo ed è comunemente chiamato Huo Qi (Qi di Fuoco) poiché si tratta di un energia “calda” con carica positiva Yang.
    Esso si trova nel Dan Tian mediano detto anche Plesso Solare o Zhong Dan Tian.

Madre e bambino
Bambina con ombrello

FUNZIONI DEL QI

Il Qi dunque si origina in diversi modi e una volta originato e consolidato, viene diramato all’interno del corpo svolgendo diverse funzioni, tra le quali possiamo riscontrare quella nutritiva e quella protettiva:

Ying Qi (Qi nutritivo) e Wei Qi (Qi protettivo).

Vi sono altre funzioni, ma focalizziamoci su queste due.

 

  • YING QI 营气
    Dirige e controlla cervello, organi e tutti i movimenti del corpo. Esso a sua volta è di due tipi: uno mantiene in buona salute gli organi e scorre in modo involontario come il sangue, l’altro è legato all’intenzione (Yi) scorre e si dirige esattamente dove la mente vuole che vada.

    Lo Yi è quello che più si cerca di coltivare nelle arti marziali.

 

  • WEI QI 衛气
    E’ un Qi superficiale ed è detto anche protettivo proprio per la sua funzione di barriera contro gli agenti negativi esterni. Questo Qi è responsabile, tra le altre cose, della crescita dei capelli e della guarigione dei danni esterni come le ferite.

3° TESORO – SHEN 神 LO SPIRITO

 

Lo Spirito rappresenta il Tesoro più elevato dei Tre precedenti.

Shen si trova nel Dantian superiore (Shang Dantian) all’altezza della fronte ed comandato dalla mente emotiva (Xin) e dalla mente meditativa (Yi).
 

  • YI意
    È la mente, legata alla saggezza, fissata dalla volontà e quindi è identificata come intenzione, come detto in precedenza è lo scorrere del Qi dalla parte del YingQi legato allo Yi.

 

  • XIN 心
    È la mente più legata agli istinti e alle proprie percezioni emotive, quindi la parte del Ying Qi priva di Yi, quindi non intenzionale.

 


La mente emotiva Xin, è in grado di stimolare Shen, ma un eccesso di emotività viene definito dai Cinesi “Xin Shen Bu Ning” che significa “Shen emotivo non è in pace” e provoca instabilità psicologica.

La mente meditativa Yi dovrebbe essere allenata proprio per contrastare gli stadi confusionali generati dalle emotività Xin che possono allontanare Shen dalla propria sede.

Quando l’intenzionalità è debole si dice “Shen Zhi Bu Qing” che significa “Lo spirito e la volontà non sono chiari”. E’ quindi necessaria una grande forza meditativa che mantenga sempre in sede Shen.

Shen, mente e cervello sono inseparabili e sono sempre in uno stato di reciproca relazione.

 

 Allenare Yi al fine di avere uno Shen forte è uno degli scopi principali dei Buddhisti e dei Taoisti.

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I 3 DAN TIAN 丹田 

I Campi del Cinabro

Letteralmente Dan Tian o Tan Tien significa “Campo del Cinabro” ed è dove il Qi viene conservato, accumulato o elaborato e dal quale poi si irradia nei diversi meridiani del corpo. Vengono localizzati in tre punti, ovvero i Tre Dan Tian o Cancelli del Qi.

A tali punti non corrisponde alcun organo, ma sono essenziali nella Medicina tradizionale cinese che vede l'organismo costituito da una somma di elementi fisici, energetici e spirituali.

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1- XIA DAN TIAN 下丹田 – DAN TIAN INFERIORE


Dan Tian inferiore, uno dei serbatoi più importanti di Qi.

Si trova circa quattro dita al di sotto dell’ombelico ed è l'origine dell'essenza vitale, la sede del Qi Prenatale Jing che, con il passare del tempo tende a consumarsi causando l'invecchiamento.

Al tal proposito, nella pratica delle Arti Marziali, si tende al suo rafforzamento portando l’organismo a fornire indirettamente la base energetica per sostenere il Dan Tian Mediano e quello superiore, sede di Qi e Shen. 

Questo processo viene azionato dallo spingere in basso la respirazione idealizzando di arrivare a toccare questo Dan Tian con l'aria introdotta.

In questo modo non solo si raggiungono livelli di prestazione elevata ma si preserva il Jing, che non è rigenerabile, portando un migliore stato di benessere generale.

Il concetto che accompagna questo Dan Tian è "dimora permanente".

2- ZHONG DAN TIAN 中丹田 – DAN TIAN MEDIANO


Ovvero Dan Tian mediano. Esso si trova nel Plesso Solare (petto) ed è un importante produttore e serbatoio di Qi Postnatale.

In questa sede avviene la trasformazione di aria e cibo in Qi e questo sistema è detto anche “Triplice riscaldatore” proprio perché il Qi che circola è Qi di fuoco, legato all'aspetto emozionale dell'individuo.

Il concetto che accompagna questo Dan Tian è "Guardiano degli spiriti".

Namaste
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3- SHANG DAN TIAN 上丹田 – DAN TIAN SUPERIORE


Ovvero Dan Tian superiore. Esso si trova sulla fronte ed è sede di Shen che viene alimentato di Qi attraverso il canale chiamato Chong Mai o vaso penetrante, il condotto che collega dal basso verso l’alto i 3 Dan Tian. 

Dal punto di vista occidentale, questa area energetica coincide con l’area della ghiandola pineale (epifisi).

La medicina cinese connette questa area, come luogo abitato da spiriti celesti, agli aspetti spirituali più elevati, alla consapevolezza e alla connessione con il Cielo.

JING SHEN 精 神

Lo Spirito Della Vitalità 

Gli antichi maestri utilizzavano spesso il termine composto Jing-Shen che letteralmente si può tradurre “essenza e spirito”.
Jing-Shen indica la concentrazione applicata al movimento del corpo, l’intima unione di energia mentale e di moto, la
simbiosi fra spirito e tecnica.


Chi possiede Jing-Shen si muove dunque in maniera viva e perfettamente concentrata, i suoi gesti appaiono maestosi, i suoi movimenti, anche se molto lenti, evidenziano la presenza di una grande energia interiore, di un’intensa vitalità e soprattutto ogni movimento è eseguito in maniera intelligente in modo da ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo.

L’espressione Jing-Shen ha dunque il significato di energia psicofisica, di vitalità fisica e mentale; per questo motivo essa si può tradurre “spirito di vitalità”.
Per arrivare a Jing Shen è dunque indispensabile che sia Jing che Shen siano forti e vitali il che presuppone la circolazione di un flusso abbondante di Qi.


I grandi maestri ci insegnano che quando Jing-Shen è presente in noi, il nostro corpo diventa agile e perde ogni goffaggine tramite un corretto atteggiamento sia fisico che mentale e la pratica di un arte marziale tradizionale e del Qigong.

Stretching
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E’ interessante anche leggere quanto scrive Li Yi Yu, nei manuali dati a Li Wan Dong nella nostra genealogia del Tai Chi praticato:

” Jing-Shen ha il compito di concentrarsi e andare dappertutto”.

Lo spirito di vitalità, dopo essere stato risvegliato, non deve dunque disperdersi, ma deve concentrarsi dentro di noi pervadendo ogni parte del nostro essere.

 

Grazie a Shen, l’energia mentale, possiamo arrivare ad acquisire la piena consapevolezza, ma solo tramite questa combinazione detta Jing-Shen, le tecniche e i movimenti, vengono vitalizzati e acquistano una dimensione quasi spirituale.

Gli antichi maestri affermavano che chi sviluppa Jing-Shen si muove come le nuvole che passano o come l’acqua che scorre.
Altri aneddoti cinesi recitano:
“affrontare in combattimento chi ha raggiunto Jing-Shen è come andare contro una parete di ferro o una muraglia di bronzo”.


Jing-Shen si può quindi considerare l’integrazione, il vero e proprio legame fra i San Bao ovvero i Tre Tesori.

TIPOLOGIE DI QI GONG

Esistono molte correnti di Qigong a seconda soprattutto del motivo per cui viene praticato.
Anche se la
salute rimane uno degli scopi principali e comuni per i quali si pratica, possiamo comunque individuare le correnti mediche, marziali e religiose.

QIGONG MEDICO

Si tratta del Qigong strettamente connesso alla Medicina Tradizionale Cinese, che ne fa uso allo scopo di prevenzione e cura di numerose patologie. Da circa 4000 anni, i medici Cinesi di tutte le ere hanno dedicato e continuano a dedicare moltissimo tempo nella ricerca e nello studio della circolazione del Qi nel corpo umano, sebbene a fini medici tali discipline non siano comprovate e accettate dalla medicina moderna occidentale.

 

In questo contesto gli esercizi sono eseguiti per migliorare e facilitare la circolazione del Qi, direzionandolo talvolta verso gli organi interessati.

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Tai Chi Practice

QIGONG MARZIALE

E’ il tipo di Qigong che più ci riguarda da vicino, essendo ideato, studiato e praticato oltre che per il proprio benessere e la propria salute, per lo sviluppo di Energia intesa come Forza Interiore ed Esteriore volta ad incrementare le prestazioni marziali.


La leggenda colloca questo tipo di Qigong nel 502-557 d.c., durante la dinastia Liang quando i Monaci Shaolin vennero in contatto con Bodhidarma, dai Cinesi chiamato “Da Mo”.

Questo monaco, resosi conto che gli intensi allenamenti fisici dei monaci, raggiunto un determinato livello, causavano uno sfinimento e una relativa perdita di capacità e virtù, dopo un lungo periodo di Meditazione elaborò il famoso “Trattato sul movimento dei Muscoli e dei Tendini” e il “Trattato sul lavaggio del Midollo”.

Questi consigli e queste nuove pratiche rivoluzionarono le pratiche dei monaci ed elevarono in modo eccellente le loro prestazioni Marziali e, da allora, il Qigong divenne la pratica più diffusa, studiata e tramandata nel Tempio oltre al Kung Fu.

 

Con il Qigong, nel tempio si aprirono le porte anche a pratiche mediche quali l’agopuntura e la digitopressione.

Secondo lo scopo delle tecniche si possono distinguere tecniche dure, che come obiettivo principale hanno l’aumento della propria forza e capacità difensiva, e tecniche morbide, che servono ad incrementare lo stato di salute e di benessere fisico.

Ad alti livelli questa differenza non sussiste in quanto si tratta del medesimo concetto.

Il Qigon marziale di conseguenza si divide a sua volta in due importanti ceppi:

 

  • QIGONG WAI DAN 气功围担 (CINABRO ESTERNO)
    E' il tipo di Qigong più utilizzato negli stili Esterni (Wai Jia) come ad esempio gli stili di Shaolin. Esso mira essenzialmente al condizionamento degli arti attraverso la concentrazione e l’uso consapevole del Qi aumentando forza muscolare ed intensificando l’efficacia delle tecniche.

 

  • QIGONG NEI DAN 气功内担 (CINABRO INTERNO)
    E' il tipo di Qigong più utilizzato negli stili Interni (Nei Jia) come ad esempio il Taiji QuanBagua Zhang oppure lo Xingyi Quan, ma anche in molti stili esterni.
    Mira essenzialmente allo sviluppo di Qi all’interno del corpo e al suo utilizzo come Forza Interiore che si aggiunge ed integra quella meccanica dei muscoli. Le tecniche marziali che ne derivano in questo caso sono morbide.

Normalmente si ritiene che l’obiettivo del praticante di stili interni sia quello di ricercare la forza partendo da dentro ed arrivando fuori, mentre quello del praticante di stili esterni è identico ma opposto, ovvero parte da fuori per poi cominciare a lavorare dentro.

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QIGONG RELIGIOSO

Il Qigong di tipo religioso può essenzialmente essere diviso in tre categorie: Il Qigong Buddista, il Qigong Taoista e il Qigong Tibetano.
Molte sono le scuole di Qigong, sia d’ispirazione buddista sia taoista; le differenze principali tra le due tendenze riguardano la circolazione e lo scambio dell’energia:


 

  • QIGONG TAOISTA
    Il corpo umano è un universo (microcosmo) inserito in un altro universo (macrocosmo), per questo l’energia è fatta circolare all’interno del corpo in modo da accrescere e trasformare l’energia (trasformazione alchemica) per conseguire l’illuminazione e quindi l’immortalità. Il Qigong Taoista è quello che si avvicina di più alle pratiche di tipo marziale in quanto caratterizzato da veri e proprio esercizi fisici.

 

  • QIGONG BUDDISTA
    Rileva l’importanza della liberazione dalla sofferenza per mezzo dello sviluppo della consapevolezza e quindi dell’elevazione di Shen. I metodi sono prevalentemente statici (meditazione da fermi) e coinvolgono molto più la mente e lo spirito piuttosto che il corpo perché l’accrescimento del Qi non è visto come l’obbiettivo principale. Il Qigong in questo caso viene utilizzato come metodo che aiuta nel tentativo di raggiungere l’illuminazione o l’essenza del Buddha.

  • QIGONG TIBETANO
    È molto simile a quello Buddista in quanto gli scopi della pratica sono pressoché i medesimi, ma cambiano alcune metodiche di pratica. I Tibetani sono stati molto influenzati dagli indiani e gli esercizi di Qigong Tibetani sono molto integrati con le pratiche Yoga.
    Benché di questo tipo di Qigong non ci siano molte documentazioni, possiamo comunque dire che si tratta di un Qigong più fisico rispetto a quello di tipo Buddhista.

LA TECNICA NEL QIGONG MARZIALE

Le tecniche di Qigong sono moltissime, esse dipendono dalle Scuole e dagli stili praticati, ma possono essere di tipo statico o meditativo, nei quali si sta fermi con il corpo e si cerca di lavorare “dentro”, e di tipo dinamico, nei quali si eseguono veri e propri movimenti, come ad esempio nel Ba duan jin o Pa Tam Kun.


Questi, così come gli Ship Chil Ni Gon Dong Jak, sono esercizi legati alla respirazione nei quali si muovono le mani e contemporaneamente si respira, cercando armonia e coordinazione.

Aiutano ad aumentare il livello di concentrazione, a concentrare il Qi, allenano la postura e aiutano il corpo alla consapevolezza del “se” oltre che alla morbidezza che, a sua volta, porta allo sviluppo di forza interiore.

PRINCIPI DELLA RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA

La respirazione è uno degli aspetti più importanti nelle arti marziali e soprattutto nel Qigong, poiché erroneamente, ma normalmente, viene spontaneo utilizzare una respirazione di tipo toracico, quindi alta.

Anche se venisse allenata, la respirazione toracica pone dei limiti essendo meno rilassante e affaticando la struttura muscolare della cassa toracica.


La respirazione diaframmatica sfrutta i movimenti del muscolo diaframma in modo da spostare una maggiore quantità di aria nella parte bassa dei polmoni (più capiente) e con uno sforzo inferiore rispetto ai muscoli toracici (minore sforzo, maggiore quantità di aria).
Si tratta di una respirazione
più rilassante, che favorisce il benessere e la concentrazione.

 

Nell’esecuzione delle tecniche e delle forme, la respirazione è fondamentale. Normalmente si inspira durante tecniche morbide, o nei gesti di apertura, movimenti che precedono gli attacchi e nei movimenti ampi mentre si espira nelle tecniche più dure, di chiusura, attacchi, movimenti di proiezione che prevedono l’uso di forza interiore ed esteriore e movimenti esplosivi.

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