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  • Immagine del redattoreKungfu & Taichi

Attento, sono cintura bianca!

Quando parliamo di "cintura bianca" siamo portati a credere che l'esperienza maturata dall'allievo sia minima o comunque di poco conto.

E se non fosse così?



Come ormai sappiamo, la cintura bianca rappresenta il primo livello di addestramento nelle Arti Marziali. Ci sono tuttavia alcuni aspetti da non sottovalutare, quando si parla di questo grado di studio. La "Bianca" identifica la base di partenza dalla quale si struttura poi tutto il programma successivo, che avanza verso gradi sempre più alti e culmina con il conseguimento dell'ambita cintura nera.

Apprendere correttamente le basi significa gettare delle buone fondamenta e comprendere i fattori chiave che ci permetteranno, nel tempo, di rendere efficaci le tecniche e i colpi studiati nel corso del programma di allenamento.



Cintura bianca non si nasce.


Spesso, appena iscritti a un corso di Arti Marziali, si acquista la divisa ufficiale che comprende già la cintura bianca. Ma questa regola non vale sempre, ci sono infatti realtà nelle quali "la Bianca" si guadagna superando un apposito esame.

Nei nostri corsi si inizia a praticare senza indossare subito la divisa, bensì dei vestiti comodi come una semplice tuta da ginnastica e delle scarpe pulite. L'allievo studia e pratica i rudimenti del Kung Fu e/o del Tai Chi fino a padroneggiare le tecniche di base al punto da percepirle come naturali ed efficaci. La costanza e lo studio necessari ad apprendere le basi, tramite gli esercizi propedeutici e il combattimento, concentrano l'impegno del praticante su poche tecniche fondamentali, affinché si fissino completamente nella mente e nel corpo e, col tempo, diventino istintive.


Una volta raggiunto questo livello di preparazione, il praticante può chiedere al maestro di sostenere l'esame per diventare cintura bianca, indossare così la divisa ed essere ufficialmente riconosciuto allievo della scuola.


Temo colui che ha praticato 1000 volte un solo calcio, non 1000 calci una volta sola.

Esistono diversi modi di vedere e concepire la pratica delle Arti Marziali. Ciascuno di noi sceglie la propria strada e decide se proseguire nel programma di studi, quindi indossare la divisa e ottenere la cintura bianca. Il praticante può anche decidere di continuare ad allenarsi specializzandosi solo nel programma di base, rinunciando così a diventare allievo riconosciuto.


Un praticante alle prime armi che si allena duramente ha dunque tutti gli strumenti necessari per "affrontare" in maniera efficace cinture più alte in grado; tutto dipende dalla quantità di tempo che si dedica al perfezionamento della tecnica e del combattimento.



Do-Bohk viola o arancione?


All'esame di cintura bianca l'allievo indossa il Do-Bohk viola, ovvero la divisa ufficiale della scuola, come simbolo di "inizio percorso" e del fatto che adesso è pronto a guadagnarsi il primo grado e poi a proseguire con tutti gli altri.

Col tempo e avanzando con il programma ci sono ulteriori step di crescita: un allievo alto in grado può, infatti, cimentarsi nell'insegnamento delle forme agli allievi più giovani di grado e poi chiedere di poter guadagnare il Do-Bohk arancione, la divisa riservata ad allenatori e istruttori o al maestro.


La differenza tra la divisa viola e quella arancione non è solo una distinzione gerarchica, le sue radici affondano infatti nella cultura orientale e nel significato dei colori.

Che siate dunque principianti, cintura bianca o di alto grado è fondamentale continuare ad allenarsi con costanza e impegno per perseguire un risultato, che sia quello di diventare abili oppure di ambire all'insegnamento. Ogni praticante deve tenere sempre a mente che è meglio conoscere poche tecniche ma a fondo, piuttosto che migliaia ma non dedicare loro abbastanza tempo.




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