Come possiamo gestire e percepire la tensione nel nostro movimento? Come facciamo a sapere quando siamo "in equilibrio" o "fuori equilibrio"? E come possiamo “calmare” la mente lasciando scorrere il nostro Qi?
La risposta è: con l’intenzione.
"Tutto ciò che accade nell'Universo inizia con l'intenzione". Deepak Chopra
L'intenzione
Intenzione: “Orientamento della coscienza verso il compimento di un’azione, direzione della volontà verso un determinato fine (...)”.
L’intenzione non è una cosa automatica come si potrebbe pensare, ma va sviluppata e coltivata. È un concetto complesso, una sorta di comando non verbale che nasce dalla nostra mente e segue questi due principi:
“Prima la mente, poi il corpo”
"Prima si muove l'intenzione, poi segue la forza".
L'intenzione (Yi) muove l'energia (Qi) e il Qi muove il corpo.
Attraverso la mente si genera l’intenzione che conduce il Qi a compiere l’azione e permette a noi di muoverci in modo fluido e naturale, in armonia con la natura e con il Tao.
"La mente dovrebbe essere concentrata sullo spirito e non sul Qi, così si diventa forti come l'acciaio". Wang Tsung Yueh
Applicare l’intenzione
Se l'intenzione è forte e la tecnica è corretta, il Qi scorre bene e la forza del corpo migliora. Dal punto di vista marziale possiamo dire che un’intenzione adeguatamente sviluppata ci prepara a reagire efficacemente a un’eventuale aggressione.
Pertanto, è essenziale costruire un’intenzione forte, affinché il Qi possa fluire correttamente.
"Muoviti con uno scopo, non solo con la superficie". Zhang San Feng
Muoversi con l'intenzione, interna ed esterna, è considerato un elemento fondamentale nella pratica efficace del Tai Chi e del Qigong: ogni movimento viene eseguito con uno scopo ben preciso, con concentrazione e consapevolezza. Se eseguiamo una forma in maniera distaccata, superficiale e ripetitiva in realtà non stiamo praticando Tai Chi o Qigong, perché la mente non è deliberatamente impegnata nello scopo del movimento eseguito dal corpo. Ogni movimento ha una sua ragione d'essere e noi dobbiamo comprendere perché esso esiste. Per farlo cerchiamo di essere consapevoli e percepire l'intenzione che la mente ci invia per muoverci, rallentando i nostri movimenti.
Imparando a riconoscere e a sentire la nostra intenzione, possiamo anche perfezionare la qualità del nostro Qi e diventare più consapevoli dei cambiamenti e/o delle tensioni nel nostro corpo. Così, apprendiamo anche come calmare la mente e ci concentriamo a un livello più profondo.
Se l’intenzione guida la circolazione del Qi all'interno del corpo, possiamo concentrare la nostra attenzione su una zona in particolare e il Qi viene diretto lì.
Quando il corpo è guidato dall’intenzione percepiamo che i muscoli e le articolazioni agiscono solo in minima parte. Si creano, così, le condizioni in cui la nostra mente si libera del contrasto e della tensione superflua per poter muovere il resto del corpo nel compiere l'azione voluta.
Questa percezione deve essere consapevole e focalizzata all’interno, affinché la nostra sensibilità aumenti, maturando da "attenzione" a "intenzione". Di conseguenza, iniziamo a sentire il flusso del Qi e diventiamo consapevoli di ciò che accade nel nostro corpo.
Il nostro Tai Chi diventa più forte, pieno e profondo e possiamo godere di tutti i benefici per la mente, il corpo e lo spirito che derivano dalla pratica regolare.
Ricordiamoci, però, che le emozioni negative possono limitare la coltivazione dell'intenzione. Una mente calma, concentrata e positiva ci aiuta, invece, a svilupparla correttamente, dandoci la possibilità di trasferire l’intenzione dalla nostra mente alla nostra quotidianità e ambire, così, a vivere una vita più ricca e soddisfacente.
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