Conoscere sé stessi è fondamentale, ma ancora più importante è sapere cosa succede dentro di noi, quando pratichiamo le Arti Marziali.
Ciò che si apprende tra le mura della palestra dovrebbe essere coltivato anche al di fuori della stessa, con l'obiettivo di allenare e applicare tutti gli aspetti legati alla disciplina marziale nella propria quotidianità. Quando si inizia a praticare, riuscire a mantenere uno stato mentale adatto a tale scopo è difficile e richiede un impegno costante. Conoscere come si muove il Qi, ovvero l'energia che è dentro di noi, può esserci di enorme aiuto.
Prima, però, è necessario capire cos'è il Qi. Per saperne di più potete leggere questo articolo, nel quale abbiamo già affrontato l'argomento.
Cos'è il Qi?
L'aspetto chiave che identifica il Qi è il principio secondo il quale l'energia si trasforma: qualunque sia la forma in cui essa si presenta (cinetica, termica, potenziale,...), rimangono invariate le sue caratteristiche fondamentali, ossia la capacità di essere convertita da una forma all'altra e di essere trasferita da un sistema materiale ad un altro.
Questa idea, sviluppata in occidente nel 1900, era già stata concettualizzata 2000 anni prima dal filosofo Han Dong Zhong Shu che gettò, così, le basi di uno dei pensieri principali della filosofia cinese: la realtà non è altro che energia in costante movimento e mutazione.
La Via fa nascere, la virtù nutre, le cose si formano, l'energia le completa.
Nel concetto di Qi non confluiscono solo una serie di relazioni e di trasformazioni delle varie forme di energia, ovvero energia chimica, di attivazione, termica, meccanica e cinetica, ma anche la trasmissione e la modulazione di informazioni. L'energia insieme all'informazione genetica costituiscono, quindi, la “ Forza Vitale “dell'organismo.
La circolazione nei meridiani
Come abbiamo già visto nel precedente articolo dedicato alla nostra energia interiore, la maggior parte del Qi circola all'interno dell'organismo passando per i dodici "meridiani". I meridiani sono "ponti" che mettono in comunicazione tutte le cellule e gli organi del nostro corpo.
Il flusso del Qi nei meridiani è un ciclo ininterrotto che segue uno specifico schema orario, il ritmo circadiano, evitando l'insorgere di squilibri energetici dannosi. Per dare un'idea sommaria del percorso del Qi possiamo suddividerlo in tre parti, identificando le zone del corpo interessate dal flusso.
Nella prima parte il flusso inizia il suo percorso dall'esterno del torace, di poco sotto la clavicola e scende attraversando il braccio fino al pollice e all'indice, per poi risalire fino ad arrivare alla testa. Di seguito inizia la sua discesa attraversando il petto, prosegue per lo stomaco e poi lungo gli arti inferiori fino a raggiungere i piedi e gli alluci. Infine risale nuovamente verso il torace e passa per l'addome fino a raggiungere l'esterno del tronco, attraversandolo ai lati del petto e scendendo di poco sotto l'ascella.
Nella seconda parte il flusso si direziona dal torace verso le braccia e le mani, arriva fino al mignolo e risale poi dal gomito fino alle scapole; passando per il trapezio, torna alla testa da dove scende di nuovo, attraversa le cervicali, prosegue accanto alla colonna vertebrale fino ad arrivare a glutei, polpacci e talloni, per poi distendersi verso il mignolino del piede.
Per finire attraversa la pianta del piede e, girando attorno al malleolo, risale fino al pavimento pelvico, passa accanto all'ombelico e ritorna alle clavicole.
Nella terza parte il Qi scende nuovamente attraverso le braccia, portandosi fino al dito medio delle mani; poi ripercorre le braccia fino ai lati del collo e torna alla testa, passando per le orecchie, la fronte e la sommità del capo, e ridiscende dal lato posteriore del cranio. Dopodiché il flusso passa sopra alle spalle e si insinua nel cavo ascellare, toccando vari punti nella sua corsa a zig zag, per arrivare ai lati delle gambe e al quarto dito del piede.
Da qui compie un'ultima risalita nell'interno coscia, passa per l'inguine e attraversa i muscoli obliqui dell'addome, spostandosi ai lati del tronco, appena sotto alle costole; infine fa una curva e torna al pettorale.
Velocità di scorrimento e Organi coinvolti
Ogni passaggio del Qi nei meridiani va a interessare diversi organi e il suo flusso segue direzioni specifiche, che sono complesse e articolate.
Sebbene il percorso del Qi sia descritto senza entrare nei particolari e senza indicare gli organi interessati dal suo passaggio, per iniziare ad avere consapevolezza del nostro flusso energetico interiore è necessario concentrarci su questo moto, focalizzandoci sui punti specifici nei quali l'energia scorre.
Come abbiamo già visto, il Qi circola all'interno del nostro corpo seguendo gli orari dettati dal ritmo circadiano; orari, organi e punti in cui passa la nostra energia sono argomenti di grande interesse, che andremo ad affrontare e chiarire in uno dei prossimi post.
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