八仙 Ba Xian: Gli Otto Immortali
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  • Immagine del redattoreKungfu & Taichi

八仙 Ba Xian: Gli Otto Immortali

Nella mitologia e nel folclore cinese, gli Otto Immortali (Ba Xian) sono un gruppo di eroi popolari, ancora oggi conosciuti e amati da tutti, tanto da adornare innumerevoli oggetti di uso quotidiano in Cina.

Il loro culto sembra sia nato durante la Dinastia Jin (265 d.C. – 420 d.C.), ma furono canonizzati, apparendo per la prima volta come gruppo, nel romanzo della dinastia Ming "Il Viaggio in Oriente di Wu Yuantai", un autore la cui identità e biografia sono completamente sconosciute.

Nelle storie su di loro gli, "Immortali" erano spesso ritratti come mistici che intercedevano nella vita quotidiana dei mortali, per insegnare e/o mostrare loro le vie del Taoismo. Queste intercessioni avvenivano, generalmente, con compassione per la sofferenza degli bisognosi, anche se, a volte, potevano esserci grande umorismo e malizia.


Secondo la dottrina orientale, è possibile eludere la morte e raggiungere l’immortalità con il giusto utilizzo di determinate pratiche di purificazione fisica e spirituale.

Gli 仙 “Immortali” (八仙 baxian, Otto Immortali), o “santi taoisti”, sono generalmente impossibili da vedere nella loro forma reale, poiché possiedono la capacità di metamorfosi e di ubiquità; appaiono e scompaiono sotto forma di esseri luminosi e sono spesso associati ad animali, mitici o comuni.

Così come nello Yin e nello Yang troviamo il principio degli opposti, anche gli Otto Immortali possono essere associati a veri e propri binomi:

il ricco e il povero, il giovane e il vecchio, l’aristocratico e il proletario, l’uomo e la donna.

Nelle arti marziali cinesi, gli Otto Immortali sono legati allo sviluppo degli esercizi di Qigong, come gli otto Pa Tan Kum ( o Baduanjin - otto pezzi di broccato/seta). Molte scuole, tra cui la nostra, riportano il nome degli Otto Immortali in alcune forme e tecniche, sia perché le forme sono ispirate alle loro caratteristiche singolari, sia perché si crede che le forme siano state create da loro. Gli Immortali rappresentano, inoltre, le "otto forze" degli otto trigrammi del Pa Kwa sui quali si basa la nomenclatura delle cinture della nostra scuola come puoi leggere su questo articolo dedicato.


Maestro Lu Shui-Tian

Tra queste tecniche c'è la forma di spada chiamata Pa Kwa Pa Shin Ken 八卦八仙 - 剑 (Ba Gua Ba Xian Jian - La spada degli Otto Immortali) che vede, nella sua pratica, l'utilizzo dei tratti e delle abilità e caratteristiche speciali di ogni Immortale.


Per spiegare meglio questa tecnica di spada, nelle descrizioni degli Otto Immortali citerò spesso il Maestro Lu Shui-Tian (1894-1978), ovvero colui che insegnò lo stile Pa Kwa (Bagua) a Shin Dae Woung, il mio Maestro.


1. Li Tieguai (李铁拐) – ZAMPA DI FERRO


"Possedeva la suprema abilità con la spada." Li Tieguai è raffigurato come un mendicante cencioso e zoppo con una fiaschetta da pellegrino contenente i suoi medicinali magici in una mano e, nell’altra mano, un bastone di ferro (una stampella) a cui si appoggia. Li Tieguai simboleggia, infatti, la medicina e, per molto tempo, la sua immagine fu usata come emblema delle farmacie cinesi.

Viene descritto come l’Immortale irascibile e irritabile, ma anche generoso con i poveri, i malati e i bisognosi, le cui sofferenze vengono alleviate da una speciale medicina, estratta dalla zucca che Li Tieguai porta con sé.

Prima di diventare Immortale, Li Tieguai era un giovane uomo, bello e attraente. Iniziò gli studi taoisti sotto la guida di Laozi, (老子 o Lao Tzu, filosofo e scrittore cinese del VI secolo a.C., autore del "Tao Te Ching" e considerato fondatore del taoismo), che gli insegnò come lasciare il corpo fisico e viaggiare nei cieli durante la meditazione.

Un giorno, Li Tieguai fu convocato da Laozi sui monti della Longevità. Prima di partire per i monti, Li Tieguai affidò provvisoriamente il proprio corpo fisico a un suo discepolo, chiedendogli di cremarlo soltanto se non fosse stato di ritorno entro sette giorni.

Il sesto giorno, il discepolo di Li Tieguai venne a sapere che la madre era in fin di vita e così, senza aspettare che il maestro ritornasse, decise di bruciarne il corpo, seppellì le ceneri e partì per recarsi dalla mamma moribonda.

Il giorno dopo, lo spirito di Li Tieguai tornò e, non trovando più il proprio corpo, fu costretto ad abitare il cadavere di un vecchio mendicante zoppo e orrendo, trovato morto lungo la strada.

Per mitigare le sfortune di Li Tieguai, Laozi gli regalò una gruccia di ferro, da cui deriva il suo soprannome, “Li Zampa di Ferro”.

Lu Shui-Tian indica che il contributo di Li Tieguai alla forma di Spada degli Otto Immortali fu molto importante, poiché era il più abile con quest'arma, nonostante le sembianze da mendicante.

Una sequenza nella tecnica di spada rievoca un'andatura barcollante e zoppicante, che viene applicata mentre si colpisce l'avversario; la creazione di quel movimento è attribuita proprio a Li Tieguai.


La spada degli Otto Immortali è semplice, ma elegante. Non troverai alcuna ginnastica qui. Scoprirai che i movimenti sono molto efficienti ed efficaci. Proprio come il vecchio detto taoista: "Il saggio è sempre più silenzioso prima di colpire".


2. Zhongli Quan (钟离权) – COPPA DI FUOCO


"Zhongli Quan ha dimostrato la migliore posizione e forma di arte marziale." Capo degli Otto Immortali, Zhongli Quan fu un generale dell’impero Han. Decise di abbandonare l’incarico militare e ritirarsi in montagna per vivere da eremita, dopo aver conosciuto un vecchio che gli rivelò i "segreti del Tao". Esistono diverse versioni riguardanti la leggenda e la storicità di questo personaggio.

È solitamente rappresentato come un uomo grasso, con la pancia tonda e scoperta e dal petto gonfio d’aria; ha una lunga barba e due piccoli chignon rotondi sulle tempie, che gli raccolgono i capelli ai lati.

Porta con sé un ventaglio di piume per cacciare le creature malefiche, ha il potere di resuscitare i morti e di materializzare oro e argento dal nulla, oppure da semplici oggetti.

Al momento della sua nascita, Zhongli Quan emerse dal corpo di sua madre in una pioggia di luci accecanti che inondarono la stanza; fu in grado di parlare già dal settimo giorno di vita.

Un giorno, mentre era in meditazione davanti al muro della sua grotta, le pareti di roccia gli si aprirono davanti, rivelando un prezioso vaso di giada che racchiudeva il segreto dell’immortalità.

Dopo di che, la sua abitazione si riempì di nuvole, arcobaleni e musica celeste e, trasportato in cielo da una gru, Zhongli Quan divenne immortale.

Riferendosi alle leggendarie competenze militari di Zhongli Quan, Lu Shui-Tian raccontava che qualsiasi tecnica, non importa se usa le mani nude o le armi, deve avere un buon gioco di gambe. Ciò è particolarmente vero nel Pa Kwa, poiché lo stesso gioco di gambe viene utilizzato sia per i metodi a mani nude, sia per i metodi con le armi.


Tutti i passi devono soddisfare i principi e le teorie della Trinità Pa Kwa: Yin e Yang, Wu Xing (Cinque Elementi) e Pa Kwa (da Yi Jing).

Anche se il gioco di gambe è estremamente importante, deve essere moderato e in equilibrio con il corpo e la mente, in modo che non esistano estremi.


3. Lü Dongbin (吕洞宾) – FRUGA PERTUGI


"Dong Bin porta la sua spada sulla schiena e sceglie di vivere una vita moderata." Personaggio storico e amato poeta della dinastia Tang, Dong Bin è considerato uno dei primi maestri dell’alchimia interna.

Viene solitamente raffigurato con il tipico abito da studioso confuciano e il berretto taoista. Legata dietro alla schiena, porta con sé una spada magica capace di scacciare gli spiriti maligni, sulla quale poteva salire in piedi e attraversare fiumi e nubi, senza affondare, né cadere. Nell’altra mano tiene, invece, una frusta di crine di cavallo.

Il suo maestro, Zhongli Quan, gli rivelò il segreto dell’immortalità e l’arte della trasformazione alchimistica, che desiderava propagare tra gli uomini.

Fu dotato di questi poteri e armi magiche dopo aver superato la prova delle “Dieci tentazioni”, di cui è celebre la leggenda de “Il sogno del miglio giallo”.


Una notte, Lü Dongbin si addormentò ai fornelli mentre cucinava una pentola di miglio giallo.

Sprofondato nel sonno, sognò di farsi strada al potere fino a raggiungere una posizione di alto rango nel governo cinese, diventando vice-ministro. Fece un’ascesa rapidissima, si sposò ed ebbe figli e figlie. Tuttavia, il suo successo e la sua fortuna suscitarono la gelosia di altri, quindi fu accusato di crimini che gli fecero perdere la carica. Sua moglie lo tradì, i suoi bambini furono uccisi dai banditi e Lü Dongbin perse ogni ricchezza.

Mentre stava morendo su una strada, si svegliò dal sogno.

Nonostante nel sogno fossero passati 18 anni, l’intero sonno aveva impiegato il tempo di cottura del miglio e quando Lü Dongbin si svegliò, si accorse sconfortato di esserne rimasto "intrappolato" emotivamente.

Fu Zhongli Quan a indurre il sonno profondo di Lü Dongbin, per aiutarlo a realizzare l’insignificanza delle conquiste materiali nella vita e il carattere transitorio del successo.

Affrontate le dieci prove note come "Dieci tentazioni", Lü decise di seguire Zhongli Quan per scoprire e seguire la Via del Tao.

Portare la spada sulla schiena e vivere con moderazione significava essere sempre vigile, per non deviare dalla via di mezzo e cedere alla materialità. Usando la spada per respingere qualsiasi tentazione di allontanarsi, Lü è rimasto fedele al suo percorso.

Lu Shui-Tian spiega che, nella Spada degli Otto Immortali, ciò significa che non ci sono eccessi o insufficienze e che ogni tecnica aderisce alla via di mezzo o equilibrata.



4. Zhang Guolao (张果老) – VINO VECCHIO


"Zhang Guolao può tagliare la piuma della fenice con la sua spada." Zhang Guolao era uno dei tre Immortali realmente esistiti, assieme a Cao Guojiu (曹国舅 Cao Piantalacorte) e a Han Xiangzi (韩湘子 l'immortale del Flauto).

Zhang Guolao visse nel VIII secolo e, tra gli Otto immortali, simboleggia la vecchiaia (Lao significa, infatti, vecchio).

Era un alchimista che viveva da eremita sulle montagne dello Shanxi, durante la Dinastia Tang.

Nel corso della sua vita, Zhang Guolao era noto per essere uno studioso del Tao e praticante di Qigong. Era un tipo eccentrico, capace di diventare invisibile o di bere, senza battere ciglio, fortissimi veleni (era un amante del vino). Amava viaggiare per centinaia di miglia al giorno, cavalcando il dorso del suo fidato mulo bianco.

Solitamente è raffigurato come un vecchio barbuto con in testa un berretto da letterato, ornato da una piuma di fenice, mentre cavalca alla rovescia il suo mulo e porta con sé un tamburo magico.


Per quasi tutta la vita declinò gli inviti di recarsi a Corte dall’Imperatore. Il giorno in cui si decise e accettò, morì improvvisamente.

Si dice che, un giorno, trovò riparo e si addormentò in un tempio abbandonato. Al suo risveglio trovò un delizioso calderone di stufato, di cui si saziò in compagnia del suo mulo, cosicché lui e l'animale divennero immortali.

Nonostante la sua vasta conoscenza della dottrina taoista e, probabilmente, prima che lo stufato magico facesse effetto, Zhang Guolao morì. I suoi discepoli trovarono il suo corpo nelle montagne e lo seppellirono. Quando, pochi giorni dopo, tornarono per rendergli omaggio, scoprirono che il cadavere di Zhang Guolao era scomparso.


Nell’iconografia popolare cinese Zhang Guolao è il protettore delle giovani famiglie. Infatti, nelle raffigurazioni lo si vede portare un neonato a giovani donne sposate, come fa la cicogna per noi occidentali.

L'estrema precisione con cui viene maneggiata la spada ci porta a una frase attribuita a Zhang Guolao, secondo cui è possibile dividere in due la piuma di una fenice.

Lu Shui-Tian spiegava che, sebbene la Spada degli Otto Immortali abbia molti movimenti diversi, la maggior parte viene eseguita con articolazioni del polso o piccoli movimenti precisi del braccio, che sfruttano l'inerzia di tutto il corpo. Questi piccoli movimenti aggiungono grande velocità e precisione ai movimenti della spada.

Ci vuole una mano davvero abile per tagliare una cosa così piccola e delicata, come la piuma di una fenice.



5. Lan Caihe (蓝采和) – LAN ERBAIOLO


"Cai He (Lan Caihe) apre quattro cancelli e la sua spada traspare."

Lan Caihe è forse il meno noto degli Otto Immortali. Considerato il patrono dei fiori, viene descritto come una persona “intersessuale”, o un uomo che credeva di essere una donna. È probabile che questo Immortale fosse la rappresentazione di un ermafrodito; di solito è raffigurato come un ragazzo effeminato, oppure come una ragazza, con un cesto di fiori in bambù.


Secondo la leggenda, Lan Caihe proviene dalla Dinastia Tang ed e conosciuto per le sue stravaganze e il carattere fuori dal normale.

La leggenda, raccontata nel già citato "Il viaggio in Oriente", vuole che un giorno Lan Caihe, mentre ubriaco beveva vino in una taverna, lasciò il mondo mortale e andò in cielo, trasportato sul dorso di una gru. Nell’”ascensione” perse la toga, una scarpa, il busto e le nacchere che portava con sé e, gradualmente, scomparve dalla vista.

Questo Immortale, talvolta raffigurato come una femmina e talvolta come un maschio, rappresenta il cambiamento ed è la raffigurazione di Yin e Yang all'interno della Spada degli Otto Immortali. Uno dei fattori che contribuirono alla creazione della tecnica è l'imprevedibilità, sempre presente con un tocco di "pazzia" per disorientare l'avversario. Usando un modo di dire orientale, un pazzo può essere definito "toccato dagli dei". Il riferimento ai "quattro cancelli" aperti da Lan Caihe descrive un particolare tipo di affondo nella tecnica: l'"entrata della spada nello spazio di un avversario" che, con rapide manovre del polso, provoca danni o, come afferma il verso, "traspare", non si vede.



6. He Xianggu (何仙姑), LA RAGAZZA IMMORTALE


"Xian Gu (He Xianggu) è il migliore nell'impostare il modello Ba Gua."

He Xianggu, che veglia sui focolari domestici, è l’unica donna degli Otto Immortali; la vergine immortale dalle sembianze di una “fata”.

He Xiang nacque durante la dinastia Tang, da un negoziante dello Hunan. Aveva solo sei capelli in testa.

Quando compì 14 o 15 anni, un personaggio divino le apparve in sogno e le consigliò di mangiare polvere di madreperla, in modo che il suo corpo potesse rimanere evanescente ed eterno. Dopo aver seguito questa dieta di madreperla e raggi di luna per tutta la vita e aver fatto voto di castità eterna, He Xianggu scomparve e divenne immortale mentre si recava dall’imperatrice Wu Zetian, che l’aveva convocata.

Rappresentata come una graziosa ragazza, porta su una spalla un lungo gambo di loto curvilineo, che sembrava avesse la capacità di guarire qualsiasi malessere fisico e mentale.

He Xianggu è considerata molto saggia e una buona organizzatrice. Si pensa che sia stata lei a riunire gli altri Immortali per creare la Spada degli Otto Immortali e che lei stessa sia stata scelta per impostare il "modello" della forma.

Ogni forma ha uno schema particolare e, come specifica Lu Shui-Tian: "​​senza ritmo, una forma è 'morta'".

Le capacità organizzative di He Xianggu ci ricordano di aderire a modelli e ritmi naturali nella pratica delle arti marziali.


Ciò significa che nella tecnica bisogna essere, prima di tutto, precisi e rigorosi: quello che si apprende nel lavoro "esterno" viaggia poi fino all'"interno".



7. Han Xiangzi (韩湘子) – IMMORTALE DEL FLAUTO


"Nessuno può sopravvivere alla spada che insegue l'anima di Xiang Zi (Han Xiangzi)."

Han Xiangzi è il patrono dei musicisti e viene spesso raffigurato mentre suona il flauto silvestre.

Si pensava che Han Xiangzi, che incarna e simboleggia la giovinezza, fosse il pronipote del famoso politico e poeta Han Yu, vissuto all’inizio del IX secolo, che, per prepararlo meglio a diventare un funzionario, lo iscrisse in una scuola confuciana. Han Xiangzi dimostrò, tuttavia, da subito di non aver alcun interesse per gli studi politici.

Si scoprì che il ragazzo aveva poteri magici. Infatti, quando un giorno suo nonno gli gridò contro, Han Xiangzi, sopraffatto dall'emozione del momento, cambiò il colore di alcuni fiori. Lü Dongbin (l'Immortale del “Sogno del Miglio Giallo”), suo maestro, decise di portare il giovane a far visita al “pescatore soprannaturale e meraviglioso”. Ma Han Xiangzi cadde dal pesco in cima al quale era seduto, morì e poi divenne immortale.

Questo Immortale era solito vagabondare in mezzo alla natura, incantando gli uccelli e gli animali selvatici col suono del suo flauto. Nell’iconografia cinese, infatti, Han Xiangzi porta un flauto che usa per far sbocciare i fiori e calmare gli animali selvatici.

Han Xiangzi è raffigurato come un ragazzo molto giovane. Si dice che non gli piacesse usare la sua spada, ma che fosse abilissimo nel destreggiarsi con essa. Questa "linea" di pensiero e atteggiamento nell'essere esperto, ma non voler usare la spada, dà indicazioni sull'uso dell'arma, che dovrebbe essere usata solo in casi estremi. Tuttavia, quando diventa necessario, dovrebbe essere maneggiata con sicurezza e consapevolezza.

Un contributo più evidente di Han Xiangzi e del suo flauto alla forma PaKwa Pa Shin Ken lo troviamo in una sequenza di tecniche, che simulano l'Immortale mentre suona il suo strumento musicale.

Lu Shui-Tian specifica che il fatto di richiamare il flauto tramite la posizione della spada, indica che dovremmo cercare di vivere in equilibrio e armonia, ma quando le cose interferiscono con quell'armonia, non dovremmo esitare a tagliarle o bilanciarle.


Con la giusta disciplina, non dovremmo mai mancare di sistemare le cose, proprio come ha fatto Han Xiangzi e, metaforicamente, tagliarle fuori.


8. Cao Guojiu (曹国舅) CAO PIANTALACORTE


"Guo Jiu (Cao GuoJiu) è molto temuto, sia dal fantasma che dalla dea, ovunque vada." Cao Guojiu, patrono degli attori e di tutti coloro che esercitano la professione teatrale, era un personaggio storico, fratello minore di un’imperatrice della dinastia Song, Cao Hou.

Cao Guojiu era un funzionario che prestava servizio presso la corte imperiale, come suo fratello minore, Cao Jingzhi. A differenza di Cao Guojiu, Cao Jingzhi era noto per essere corrotto e un giocatore d’azzardo che abusava della propria posizione.

Cao Guojiu rinunciò alla propria carriera politica e fuggì. Visse da eremita per evitare la vergogna di avere un fratello assassino, ritirandosi in montagna a studiare il taoismo.

Fu scelto e reso Immortale dagli altri Sette, che erano alla ricerca di un ottavo, meritevole compagno.

Cao Guojiu viene rappresentato con il copricapo tipico dei mandarini, che ha una protuberanza sul retro e due alette laterali; tiene delle nacchere in mano, indossa abiti ufficiali e porta una tavoletta di giada, come simbolo del suo rango a corte.


Cao Guojiu non era un Immortale popolare, perché aveva un carattere feroce e istintivo. La credenza è che fosse stato elevato al rango di Immortale solo perché gli altri sette pensavano che si sarebbe rivelato utile.

Lu Shui-Tian ha ritenuto opportuno sottolineare due significati alla frase "temuto dal fantasma e dalla Dea".

Primo, non perdere tempo con cose che non sono utili. Questa linea di pensiero intende che nessuno dei movimenti nella Spada degli Otto Immortali è messo lì solo per bellezza o eleganza. Tutto quello che c'è, è utile per il combattimento.

In secondo luogo, la ferocia di Cao mostrava che la tecnica di spada non doveva essere eseguita senza intenzione, ma con la giusta grinta e decisione. Infatti, senza intenzione, continua Lu Shui-Tian, il Qi non scorrerà correttamente, né i movimenti della spada saranno corretti. Senza il giusto intento, la spada sembrerà morta, senza vita.

Con un riferimento poetico Lu Shui-Tian immaginava la forma eseguita con il ritmo e l'intento appropriati come "luminosa" o "viva", mentre riteneva una forma priva di questi tratti come "oscura" o "morta".


Le conclusioni di Lu Shui-Tian


Lu Shui-Tian spiegava che la Jian (spada cinese dritta a doppio taglio) non è adatta a un principiante nelle arti marziali interne.


Di tutte le armi Pa Kwa, la Jian, in particolare, richiede una meticolosa preparazione base del corpo, del gioco di gambe e della mente, prima che si possa sperare di padroneggiarne i metodi.

La Jian è considerato un'arma di altissimo livello. Ciò significa che maneggiarla correttamente richiede una grande abilità: l'allenamento del polso, delle spalle e della vita insieme al corretto utilizzo dei principi del corpo da frustare, - cioè l'utilizzo del corpo come una frusta, per far sì che la spada segua lo stesso gioco -, rendono efficace l'arma.

La Jian, continuava Lu Shui-Tian, è un'arma meravigliosa e la Spada degli Otto Immortali è una forma meravigliosa. Nel mio "stile" di Pa Kwa , l'addestramento è lungo e rigoroso e ci sono altre tecniche di spada di base da praticare, prima che venga insegnata la Spada degli Otto Immortali. Dopo aver completato questo modulo, i miei studenti non solo conosceranno un "metodo", ma capiranno anche i molti usi e applicazioni dei suoi movimenti. So che oggi nessuno camminerà per strada portando una Jian in preparazione a un combattimento, ma è necessario comprendere l'intenzione e l'uso, affinché il Qi scorra correttamente. Ciò significa che la pratica della Spada degli Otto Immortali deve essere “brillante” e avere il giusto ritmo.



Gli Otto Immortali Taoisti rappresentano figurativamente degli eroi che sotto le loro “semplici” sembianze - indipendentemente dall’età, dal sesso, dalla disabilità e da una vita all’apparenza ai margini della società (vedi Zampa di Ferro) -, ci fanno capire che possono essere proprio le persone più “comuni” e insospettabili a nascondere uno spirito nobile o addirittura eroico.



Chissà se questi immortali, sopravvissuti a moltissime intemperie e per tanti secoli non si aggirino ancora tra noi sotto mentite spoglie, destreggiandosi con i loro poteri per aiutare i più bisognosi o, semplicemente, vagando nascosti e isolati dal mondo tra i lontani monti della Cina.

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