Le Cinque Virtù
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  • Immagine del redattoreKungfu & Taichi

Le Cinque Virtù

Aggiornamento: 16 gen 2023

Prima di parlare delle virtù, dobbiamo capire che cosa sono.


Nella sezione del sito dedicata alle virtù, spieghiamo che esse stanno alla base delle Arti Marziali e rappresentano uno stato d’animo al di fuori di ogni considerazione. Le virtù offrono, infatti, molti spunti meditativi utili nel percorrere la via per migliorare sé stessi, non solo al cospetto del maestro, ma anche nella vita di tutti i giorni.



Anticamente, le virtù (in cinese “Wude” 武德, cioè morale marziale o militare) indicavano, in modo più autoritario rispetto a oggi, l'insieme delle regole etiche cui deve sottostare il praticante di Arti Marziali.

In Cina, la dinastia Zhou (1046 a.C.-1043 a.C.) stabilì che i valori militari (Wu, 武) fossero subordinati a quelli civili, vista l'importanza sociale che ricoprivano.


In origine le virtù erano sette:


· Trattenersi dalla violenza

· Cessare le ostilità

· Proteggere la grandezza

· Successo stabile o tranquillo

· Tranquillizzare o salvare il popolo

· Numerose amicizie

· Ricchezza abbondante



L’influenza del Confucianesimo portò a delle rivisitazioni morali nello studio dell'arte del combattimento e l’orientamento di quel pensiero modificò anche l'osservanza delle virtù, fino a farle divenire cinque:


· Saggezza, intelligenza, ingegno

· Benevolenza, umanità, bontà

· Verità, tener fede alla parola data, sincerità, coerenza

· Giustizia, rettitudine, equità

· Ordine, regole di condotta, ideale


Le virtù si basano, quindi, su vari tipi di concetti, derivanti anche essi dal Confucianesimo, ad esempio:

- Rispettare la vita, perché l'Arte Marziale trae origine proprio dall'esigenza di proteggere la vita.

- I principi morali forniscono le basi per il mantenimento di relazioni stabili tra gli uomini, e quindi tra l'uomo e il contesto sociale.

- Impegnarsi duramente e avere rispetto.

- Cercare di migliorare la propria abilità e rifiutare di diventare arrogante facendo mostra della propria bravura per sminuire gli altri.

- Imparare gli uni dagli altri restando uniti e collaborando.

- Mai contendere con qualcuno seguendo i propri rancori o per intimidire il più debole. Non si devono utilizzare le capacità marziali per essere prepotenti o per reagire alle provocazioni.

- La pratica delle arti marziali è un duro lavoro che richiede tempo e sforzi notevoli, costanza e persistenza.


Seguendo questi concetti, si regolano sia i rapporti all'interno delle scuole, sia il comportamento del praticante nei confronti della società.

Alcuni proverbi sottolineano l’importanza delle virtù e della loro applicazione alle Arti Marziali.


· “Chi vuole studiare l'arte deve innanzitutto rispettare la ritualità, i riti. Colui che vuole apprendere le tecniche marziali deve prima di tutto acquisire virtù”
· “Se il cuore è retto il pugilato sarà corretto, se il cuore è deviato, il pugilato sarà parziale”
· “Il Kung Fu è limitato, il benevolo non ha nemici”
· “Per allenare la marzialità prima si deve allenare la morale, per insegnare all'uomo prima si deve insegnare al cuore”

Un praticante poteva anche essere talentuoso e impegnarsi duramente ma, se non dimostrava di essere moralmente degno, non riceveva un'istruzione completa dal suo Maestro. Generalmente, infatti, un Maestro esaminava per anni la condotta morale di un suo possibile allievo, prima di insegnargli ogni conoscenza in suo possesso.


Con l’evoluzione delle Arti Marziali, le virtù tramandate nel tempo si sono modificate, rientrando così in contesti e significati più ampi, senza che ne fosse snaturata l’essenza che resta la chiave per la loro interpretazione.

Le virtù sono uno spunto sul quale meditare e, all’interno di ciascuna di esse, il praticante traccia il suo percorso di maturazione, fondendo il loro significato con la personale crescita interiore.


L'importanza e il significato delle virtù nei nostri corsi sono spiegati nei post dedicati, che sono accessibili cliccando direttamente sul nome della virtù:





Tradizionalmente le virtù si pronunciano all’interno del “saluto” che si fa all’apertura e alla chiusura di ogni allenamento, in modo che vengano ripetute costantemente e agiscano come un “mantra” per il praticante.

Elencarle ad alta voce non significa, tuttavia, possederle; è piuttosto un proposito positivo per ambire al loro raggiungimento. Ogni virtù è importante, a prescindere dall’ordine in cui è posta, ma l’ultima è sicuramente quella fondamentale: la pazienza è, infatti, indispensabile per conseguire le altre quattro virtù.


All’apparenza sembrano parole semplici, ma il concetto che racchiudono è molto ampio e applicare le virtù nella propria quotidianità non è poi così facile.


Nei prossimi post le virtù saranno trattate una a una, in modo da capirne il profondo significato.

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